L’ANCL

 L’associazione Nazionale Consulenti del Lavoro –ANCL è stata costituita il 24.11.1953, originariamente denominata ANCDS Associazione Nazionale Consulenti Discipline Sociali, mutata in ANCL il 29.9.1958 e successivamente in ANCL – Sindacato Unitario nell’aprile 2002, dopo la riunificazione con i Sindacati Siclam e Ucla. La sua diffusione su quasi tutto il territorio nazionale conta attualmente 91 Unioni Provinciali. In 18 Regioni sono stati costituiti i Consigli Regionali ANCL.

Gli iscritti sono quasi 7000.

 L’ANCL IN CONFPROFESSIONI

 L’Ancl aderisce a Confprofessioni, è parte contraente del CCNL per i dipendenti degli studi professionali. Inoltre, in qualità di consulente tecnico, ha partecipato alla stesura e sottoscrizione dei CCNL: Aziende Commerciali (Imprese Minori) – Aziende dei Settori Turismo (Imprese Minori) – Commercio con i dipendenti fino a otto – Commercio con i dipendenti fino a 50 – Turismo – Pubblici esercizi con dipendenti fino a otto – Terziario e Servizi – Panificazione – Radio Televisioni private – Artigianato per 15 categorie.

 ANCL, ORDINE E ENPACL

 L’associazione ha sempre espresso la dirigenza degli organismi istituzionali della Categoria: Ordine e ENPACL.

 IL CENTRO STUDI

 L’ANCL cura e promuove gli interessi dei Consulenti in tutte le sedi opportune. L’associazione, tramite il Centro Studi Nazionale “Cesare Orsini”, si occupa dell’aggiornamento tecnico culturale degli iscritti, organizzando convegni seminari e giornate di studio sia a livello nazionale che locale, pubblicando manuali e testi operativi, partecipando a comitati di redazione di opere organiche e banche dati in materia di legislazione sociale, fiscale e del lavoro presso vari editori.

Dal 2005 organizza con successo corsi di formazione per i propri quadri dirigenziali, il contenuto dei quali oltre a preparare i colleghi per un ruolo istituzionale di matrice sindacale ben diverso da quello professionale, al quale l’esame di stato abilita – approfondisce a vari livelli le tecniche di comunicazione, fondamentali per una buona capacità relazionale dalla quale il moderno professionista non può prescindere .

 MODI PER COMUNICARE

 L’Ancl ha gestito una propria collana dei contratti nazionali di lavoro e cura, attraverso una redazione creata ad hoc, la rivista settimanale “Il Consulente Milleottantuno” e il portale www.anclsu.com.

 ENTE E ISTITUZIONI

 L’associazione ha rapporti con:

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: con lo stesso Ministero ha sottoscritto diversi protocolli d’intesa:

In data 15 novembre 2004 un protocollo d’intesa sulle responsabilità Sociali “CSR – Corporate Social Responsability”;

In data 29 marzo 2010 ha sottoscritto la “Carta per le pari opportunità e l’uguaglianza sul lavoro”;

 In data 16 giugno 2010 ha sottoscritto Protocollo d’intesa sulle pari opportunità per la concreta attuazione dell’uguaglianza sostanziale tra uomo e donna nel mondo del lavoro.

 §         Ministero delle Finanze

§         Ministero di Grazia e Giustizia

§         Camera dei Deputati

§         Senato della Repubblica

§         INPS – INAIL – CNEL
Confindustria – Confcommercio – Confartigianato

§         CGIL – CISL – UIL

§         Partiti politici

§         Unione Cristiana Italiana  Commercio e Turismo

§         Bureau International du Travail

§         International Labour Office (BIT)

§         Agenzia specializzata dell’ONU, ecc.

 NASCONO I CONSULENTI DEL LAVORO

 Tutto è nato dalla Legge n. 1815 del 1939 “Disciplina giuridica degli studi di assistenza e consulenza” che, consentendo di seguire gli adempimenti in materia di lavoro, previdenza e assistenza sociale oltre che agli impiegati delle aziende, anche a soggetti appositamente autorizzati dai Circoli dell’Ispettorato Corporativo, disciplinava l’attività dei Consulenti del Lavoro e sanciva la nascita di questa categoria. Il legislatore, insomma, si convinse la necessità di creare una categoria di addetti specializzati che, sotto stretta sorveglianza del Ministero del Lavoro, si facessero garanti della corretta applicazione delle norme di legge. Nasceva una nuova attività professionale, ancora lontana dall’autonomia propria di un ordine professionale. La categoria creata dalla legge 1815 non aveva, insomma dignità di ordine professionale con la funzione di vigilanza sul corretto operato degli iscritti non autoregolamentata e gestita autonomamente, ma affidata ai circoli.

 NASCE L’ANCL

 Intorno agli anni ’50 si diffuse la notizia di un’abolizione della legge 1815 e, quindi, di una scomparsa della figura del Consulente del Lavoro. Questo diede ai colleghi di allora la motivazione per mettersi in contatto e costituire in Milano, con atto notarile del 28 luglio 1953, la “Associazione Nazionale dei Consulenti in materia di lavoro e previdenza sociale” nel tempo divenuta “Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro”, sigla ulteriormente modificata dal Congresso Straordinario di Rocca di Papa del 2002 in Ancl – SU (che sta per Sindacato Unitario), dopo l’avvenuta unificazione con altri sindacati di categoria. Nel 1959 l’Associazione è presente in 25 province e può contare su 1100 iscritti. Nello stesso anno l’Associazione approvò il proprio statuto e con DPR n. 921 vide la luce il regolamento “Attuazione della legge 23 novembre 1939 n. 1815, per la disciplina dell’esercizio dell’attività di tenuta o regolarizzazione dei documenti di lavoro aziendali”.

Detto regolamento introduce per la prima volta il termine “Consulente del Lavoro”, sancisce regole più certe limitando la discrezionalità degli ispettorati del Lavoro e prevede le modalità per il rilascio dell’autorizzazione. L’Art. 17 introduce per i Consulenti del Lavoro autorizzati l’obbligo del segreto professionale. Il regolamento, oltre a sancire che l’autorizzazione poteva essere revocata o sospesa in qualsiasi momento dall’ufficio che l’aveva rilasciata, prevedeva già alcune norme organizzative.

LO SPIRITO DI CATEGORIA

 Nel 1960 nasce la rivista dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro denominata “Il Consulente”, che per vent’anni ebbe periodicità piuttosto altalenante, prima mensile poi con periodi di sospensione fino alla trasformazione, avvenuta nel 1980 con la denominazione “Il Consulente 1081” e la periodicità settimanale.

Nel 1963 il Ministero del Lavoro emise la circolare n. 31 del 19.11.1963 “Disciplina dell’attività di consulenza del lavoro”, esprimendosi in termini estremamente positivi per la categoria e per l’opera svolta, dichiara testualmente “i consulenti del lavoro possono in certo senso considerarsi i collaboratori capillari di questa Amministrazione, cui istituzionalmente spetta per seguire la effettiva e migliore applicazione delle leggi che tutelano i lavoratori”. Non altrettanto favorevoli i giudizi delle organizzazioni datorili, in particolar modo dalla COnfcommercio e della Confartigianato.

 L’ALBO DEI CONSULENTI

 L’attività dei colleghi dell’Ancl andò avanti in maniera pressante e, malgrado feroci resistenze, si giunse alla legge 12.10.64 n. 1081, istituiva dell’Albo dei Consulenti del Lavoro. Dopo undici anni dalla nascita dell’associazione vide pertanto la luce l’albo che riconosceva finalmente ai Cdl dignità di liberi professionisti. L’Ancl non abbandonò, però, i programmi previsti per il completamento della realtà della nuova professione, primo fra tutti la creazione di una previdenza propria mediante la costituzione di un’autonoma cassa di previdenza. L’ENPACL Ente Nazionale Previdenza e Assistenza Consulenti del Lavoro vide la luce con la legge 23.11.71 n. 1100.

La legge 11.01.79 n. 12 modificò la legge istitutiva della professione, mentre il Decreto Ministeriale 30.03.81 del Ministero di Grazia e Giustizia approvò la “Tariffa delle Prestazioni Professionali della Consulenza del Lavoro”.

Con la realizzazione di questi ambiziosi progetti e con il passaggio dei dirigenti del sindacato alla gestione dell’Ordine professionale, l’Ancl sembrò esaurire ogni sua funzione. Per fortuna lo scioglimento non avvenne e il sindacato seppe trovare una propria dimensione, diversa da quella dell’Ordine professionale, e nuovi obiettivi per la difesa e il rilancio della professione.

 LA CRISI E LA RINASCITA

 A fine 1996 l’Ancl si trovava nel momento più critico della sua storia, privo di risorse, carente di obiettivi e al minimo sorico di 3000 iscritti. La nuova dirigenza ripensò le politiche fino al Congresso di Pescia del 1999 che approvò la mozione “Progetto nuova dimensione”. Arrivò così nuovo entusiasmo per la realizzazione di nuovi obiettivi e spinta per raddoppiare il numero dei propri iscritti, passati nel giro di pochi anni a circa 6000 e, ad oggi, a circa 7000. Dal 1999 ad oggi l’Ancl ha profondamente ristrutturato la propria organizzazione e rivisto le proprie politiche. La rivista settimanale “Il COnslente Milleottantuno” si è via via arricchita di consulenti e ha aumentato il numero delle pagine. Dall’1 gennaio 2007 il settimanale ha abbandonato il supporto cartaceo per passare ad una struttura informatica con la spedizione a mezzo posta elettronica che ha reso la cadenza quindicinale efficace e moderna.

 NUOVE STRADE PIU’ MODERNE

 Nell’anno 1997, accanto alla rivista, è nato il sito internet dell’Associazione. Nel 2009 si è evoluto nel portale www.anclsu.com, ricco di contenuti, news, informazione dagli utenti e dalle istituzioni del settore, aggiornamenti sull’attività sindacale, la sezione Centro Studi Nazionale con la formazione, i quesiti, le guide, e gli interpelli, la sezione Pari Opportunità. L’edicola virtuale con la rassegna stampa quotidiana dei principali giornali di settore, InformAzienda e il Consulente Milleottantuno, gli eventi sul errotrio e le realtà locali, spazi on line per le singole Unioni Provinciali e i Consigli Regionali.

Non sono neppure da dimenticare la circolare tematica “Il Notiziario Ancl” e l’ultradecennale esperienza editoriale con il quotidiano Italia Oggi (sul quale l’Ancl cura direttamente la redazione di una pagina settimanale, quella del venerdì).

 IL CENTRO STUDI

 Una trattazione a parte meriterebbe il Centro Studi Ancl “Cesare Orsini” che ha saputo rinvertire i fasti degli anni 1980, catalizzando e canalizzando proficuamente le energie che i colleghi hanno volontariamente messo a disposizione della categoria. Ha realizzato importanti studi e contributi scientifici, ha consentito la pubblicazione di articoli e manuali, ha organizzato convegni di studi, ha implementato via via il servizio gratuito di “risposta ai quesiti”, ha ideato e realizzato corsi di formazione per i quadri dirigenziali interni.

Numerose sono anche le convenzioni e gli accordi stipulati dall’Ancl negli anni. Quelli tuttora vigenti vi saranno presentati in questa Guida Pratica, assieme alle informazioni utili sul loro utilizzo e sui vantaggi che ne derivano.

 

 

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